sabato 25 luglio 2009

USA 2008 – Parte 2

P1010623 La notte vola… ed in un batter d’occhio ecco spuntare il sole. I chilometri, o meglio le miglia, da percorrere sono parecchi, per cui, dopo una rapida “visita” al tratto più a Sud della Strip, la grande strada che percorre l’intera Las Vegas, ci inoltriamo nel caldo deserto del Nevada. Las Vegas, sinceramente, non ci ha fatto impazzire. Vero è che la sera, mentre tutti si divertivano, noi eravamo a nanna per recuperare un po’ di energia spese per durante il viaggio e la mattina, quando tutta la popolazione della capitale del gioco dormiva, noi visitavamo la città. Visitando un paio di hotels e fermandoci a far colazione in uno di essi ci è passata anche la voglia di giocarci la fortuna alle slot machines, visto che tutti quelli che inserivano una monetina, dopo aver esclamato “Oh, shit!”, si alzavano dallo sgabello supporto alla sofferenza e, mestamente, se ne andavano. L’impressione è quella di essere in un grande, enorme parco giochi dove tutto è studiato per spillare denaro contante… ma va sicuramente vista per rendersi conto della stranezza di questa città. La distanza che separa Las Vegas dal nostro secondo hotel, il Ruby’s Inn Bryce Canyon è pari a 253 miglia da percorrere in 4 ore e 51 minuti, fonte Google Maps. A circa metà percorso incontreremo il primo del grandi parchi: Zion NP.

Immagine mappa

Viaggiando tra Nevada, Arizona e Utah, il paesaggio cambia gradualmente da desertico a montagnoso man mano ci avviciniamo alla tappa intermedia. Zion National Park è visitabile agevolmente solo per una piccola parte. Un servizio di bus interno consente di visitare alcune delle zone più suggestive di questo stretto canyon a cui si accede dal fondo della valle. Mediante brevi sentieri è possibile avventurarsi nel parco e scoprire panorami mozzafiato oppure suggestive grotte. Per chi ama il trekking il parco offre un’infinità di escursioni. Passeggiando per i sentieri si vedono tantissimi scoiattoli che, a differenza di qualsiasi animale europeo, si lasciano avvicinare dai visitatori. Abbiamo visto anche un serpente che, fortunatamente, è stato molto meno socievole dei simpatici scoiattoli. Lasciando il parco, si percorre una strada veramente indimenticabile costeggiata da rocce rosse che, grazie al paziente lavoro dell’acqua, assumono forme e colori incantevoli. Sulla strada che collega Zion NP a Bryce Canyon facciamo il nostro primo incontro con i bisonti!!! Che emozione… :)

Arriviamo a destinazione verso sera. Qui la temperatura è rigida: anche se sembra impossibile, il parco si trova tra 2400 e 2700 metri slm!!! Ceniamo e pianifichiamo la terza giornata: domani vedremo un parco indimenticabile: il Bryce Canyon!

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